tag:blogger.com,1999:blog-67773463423774595882024-02-20T23:30:04.960+01:00Diario di una Donna DisastrosaMina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-46308790785085491762012-01-04T18:28:00.000+01:002012-01-04T18:28:24.920+01:00Il cappellino azzurro<h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="font-weight: normal;"><span style="font-size: small;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}">Stanotte ho sognato che avevo un meraviglioso cappellino di cotone azzurro, <br />
un cappellino con un fiore fatto all'uncinetto, anch'esso azzurro.<br />
Guardavo l'orizzonte,<br />
ero in Afghanistan<br />
ero felice.</span></span></h6><h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="font-weight: normal;"><span style="font-size: small;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="text_exposed_hide"></span><span class="text_exposed_show">Stanotte ho sognato che ero felice<br />
affacciata all'orizzonte di un mondo straniero<br />
per la prima volta<br />
non avevo paura,<br />
ero felice<br />
con il mio cappellino azzurro.</span></span></span></h6>Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-85056345018508206072011-08-05T21:47:00.000+02:002011-08-05T21:47:23.067+02:00Sbam!Eccola che ritorna, capo chino, spalle curve, zoppicante ... la solita freccia a penzoloni, i vestiti strappati, la paura di non ripartire ... Sbam! a terra, l'unico attimo in cui tutto si ferma sotto il peso del rumore ... in testa un unico pensiero "speriamo non mi schiacci nessuno"... un attimo in cui tutto si ferma, per poi riprendere più vorticosamente di prima ... un attimo e tutto cambia, saltano piani, progetti, bilanci ... eppure c'è qualcosa di misteriosamente attraente in tutto questo, forse la paura di ritrovare La Caduta, quella che tanto m'angosciava, ma anche il bisogno di ripeterne l'esperienza per quello strano meccanismo diabolico che siamo noi esseri umani ... Sbam! E' la mia mente che cade, sotto il peso dell'angoscia, annientata da se stessa. Cade perché non sa darsi il diritto di restare in piedi, di fare un'esperienza nuova. Cade perché è spaventata e ha bisogno di ritrovare, seppure nel dolore, un clima noto o forse perché ha bisogno di trovare una soluzione, o forse solo perché ha bisogno ... "Andate via, non voglio nulla, non ho nulla, tirate su la moto, perde liquido, via dalla strada, via di qui ... via di qui ... la piccolina, con la freccia che pende e mi sembra una lacrima ... la piccolina, ancora così misteriosa per me ... c'è un momento in cui mi sbalza via, un momento in cui ci attorcigliamo insieme e mi schiaccia con il suo peso ... c'è un contatto che non funziona, qualcosa che mi sfugge ... ho ancora molto da conoscere. La guardo e mi viene il desiderio di abbandonarla che quasi mi vergogno, ma lasciare lei vorrebbe dire lasciare me; lasciando lei non riuscirò a sbarazzarmi della parte malandata di me. E' dura. Ma le relazioni sono così, chiedono e ti aprono uno spazio di possibilità imprevedibili. Ed io mi terrorizzo. Mi sento in colpa. "Andate via, non voglio nessuno".Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-33664615923188352622011-04-04T22:01:00.002+02:002011-04-04T22:04:06.735+02:00Andata e RitornoE' passato talmente tanto tempo che questo spazio così intimo possiede adesso una sua estraneità ...<br />
E' passato il tempo, ho dovuto, ho voluto essere estranea di me stessa<br />
per tornare a farmi visita<br />
per tornare con una soluzione<br />
per tornare e sentirmi nuova<br />
E' passato il tempo<br />
sono tornata<br />
non sono nuova<br />
sono tornata con il mio carico di disastri e cerotti.<br />
Forse me ne andrò di nuovo<br />
forse riuscirò a restare<br />
A volte mi sembra di poter soltanto restare andandomene ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-73548038167623935912011-04-04T21:54:00.002+02:002011-04-04T21:54:38.474+02:00scaramanzia?Ieri sera mi si è frantumata un'intera bottiglia di olio buono<br />
l'olio buono che m'aveva dato il babbo<br />
su quella bottiglia d'olio scivolerà il mio dolore?<br />
O resterà imbrigliato tra le molecole di grasso?Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-10145114119187411402011-01-26T00:08:00.001+01:002011-01-26T00:08:53.351+01:00SolitudineHo fatto una corona con la mia solitudine<br />
col tempo, la cura e la pazienza l'ho intrecciata.<br />
Ho fatto una corona con la mia solitudine<br />
che mi rende regina<br />
e m'imprigiona.<br />
Ho fatto una corona con la mia solitudine<br />
un cappio al collo<br />
un marchio di schiavitù.<br />
Ho fatto una corona con la mia solitudine<br />
vi ho racchiuso la mia essenza<br />
il mio vizio<br />
la mia virtùMina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-11634229084914722922011-01-09T02:42:00.000+01:002011-01-09T02:42:25.639+01:00DomaniDomani non esiste,<br />
è tutto ciò che vorresti e che non c'è.<br />
Domani è illusione,<br />
menzogna.<br />
Domani è il rifugio della paura,<br />
l'alibi perfetto.<br />
Domani è tutto<br />
e nulla.<br />
Domani è la speranza<br />
troppo lontana.<br />
Domani è la consolazione della mamma<br />
al figlio spaventato.<br />
Domani è la promessa<br />
mai mantenuta.<br />
Domani è fantasia.<br />
Domani è oggi.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-16897783314344245612011-01-09T02:05:00.000+01:002011-01-09T02:05:49.772+01:00EloisaEloisa è triste,<br />
non c'è nessuno a cui dare tutto l'amore che vorrebbe<br />
Eloisa è arrabbiata,<br />
con un semplice gesto si può assiderare la passione più travolgente<br />
Eloisa è confusa,<br />
cosa sta succedendo?<br />
Eloisa si spenge,<br />
nessuna mano accarezzerà il suo corpo,<br />
Eloisa soffre,<br />
come un animale in gabbia,<br />
Eloisa vorrebbe scappare,<br />
ma è già tanto se riesce a stare ferma,<br />
Eloisa si dimena,<br />
ma restano solo i segni delle inferriate.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-50527549380773791772011-01-03T19:40:00.000+01:002011-01-03T19:40:59.057+01:00DelirioFa freddo ... Sto camminando con un peso allo stomaco micidiale ... devo aver mangiato troppo, eppure non riesco a ricordare l'ultima volta che l'ho fatto ... Penso di aver bevuto del latte a colazione, bevo sempre la mattina ... molto caffé e latte ... quindi quello devo averlo fatto, il resto non lo so, eppure mi sento pesante, temo che si tratti di una pesantezza interiore però, una di quelle che non basta un digestivo per mandarle giù e l'idea fa aumentare l'angoscia, l'idea che il dolore dentro si sia risvegliato mi atterrisce ... Allora cammino, ma dove sto andando? Non lo ricordo, forse devo prendere la macchina o forse vado a piedi, non lo so... Perdo pezzi mentre cammino, perdo pezzi mentre penso ... Pezzi di me scivolano via, fanno male, non sempre. E' più quello che resta a causare dolore ... Non riesco a tenere nulla e passo il tempo imprecando per tutto ciò che non ho più ... Non credo sia un modo di vivere intelligente, ma non riesco a fare altrimenti, non riesco a ricordare dove volevo andare ... Ho freddo. Mi guardo i piedi, sono nudi, non ho le scarpe, le ho dimenticate, che sbadata ... Ho tolto le ciabatte e ho dimenticato di mettere le scarpe ... vabbé, se almeno mi potessi ricordare dove volevo andare... Fermo un passante e glielo chiedo, si, uno qualsiasi, ma quello mi guarda perplesso, spaventato e impietosito. Mi dice che no, non lo sa, gli dispiace ma lui proprio non lo sa dove volevo andare ... Lui conosce la sua di strada, ma non la mia ... Mi accendo una sigaretta, non dovrei fumare, nelle mie condizioni, ma non me ne frega nulla. Se mi si nega tutto fumo e faccio pari. Fumo e mi scaldo. Fumo e mi sembra il ciuccio di un bambino, fumo e penso che non ho mai usato il ciuccio per evitare che dovessero vietarmelo. Sono una di quelle che si è sempre succhiata la lingua, quella non te la toglie nessuno... Cammino, piango... Perchè piango? Qualcosa fa male, ma cosa? cerco nella testa, cerco cosa ... Cerco e trovo il bisogno, fa quasi paura, il bisogno... Il bisogno di esistere negli occhi degli altri... Il panico di non esistere, il panico di essere dimenticata per strada, il panico di sentirsi lasciare cadere dalla mente o di esserne espulsa fuori con odio intenso... Ho bisogno disperato di ritrovarmi negli occhi degli altri, la mia esistenza dipende da loro, è questo che fa male... Io esisto lì, non qui... Io non riesco ad esistere dentro... non è stato possibile allora e non può esserlo ora ... Allora guardavo gli occhi di mia madre, li guardavo disperata per trovare diritto all'esistenza, ma non lo trovavo ... c'era solo disperazione infinita, rifiuto a volte ... Assenza in quelli di mio padre, i suoi occhi non c'erano mai, i suoi occhi di fronte alla mia richiesta implorante mostravano rabbia ... la mia esistenza annullata ... Mi sono aggrappata agli occhi di chi ho incontrato, ma non è bastato, ho bisogno degli occhi, ho bisogno di sentirmi riconosciuta ed accolta dai tuoi occhi caldi ... così bisogno ... fa male non esistere, oppure posso esistere nel dolore, allora se non c'è amore posso esistere nel dolore. La mia condanna.<br />
Cammino, ma non so dove sto andando, cammino a piedi scalzi e imploro i passanti di dirmi se esisto, se conoscono la mia strada, ma non trovo risposta.<br />
Disperazione.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-60585332367846992872010-12-19T09:44:00.000+01:002010-12-19T09:44:13.851+01:00StridoriIO: Gli ho vomitato tutto addosso<br />
LUI: Non so che ne ha fatto di tutto quello schifo<br />
IO: La voglia di vederlo mi atterrisce<br />
LUI: Tranquillo scorre la sua giornata<br />
IO: Il desiderio mi consuma<br />
LUI: La sua calma lascia liberi i pensieri<br />
IO: Mi sento cadere all'infinito senza via di scampo<br />
LUI: Le sue mani sono chiuse<br />
IO: Urlo<br />
LUI: Le sue orecchie sono tappate<br />
IO: Apro gli occhi<br />
LUI: Non c'è<br />
IO: Li richiudo<br />
LUI: C'è<br />
IO: Li riapro<br />
LUI: Non c'è<br />
<br />
Come da bambina<br />
non c'era mai nessuno,<br />
c'era solo il mio desiderio di qualcuno.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-67343265434231131382010-12-19T09:14:00.000+01:002010-12-19T09:14:34.971+01:00La confessione della puttanaE alla fine cosa resta? <br />
Nulla, tutto svanisce in un off.<br />
Non resta la voce<br />
non resta l'odore<br />
non resta il silenzio<br />
non resta la vista<br />
forse non resta nemmeno il senso.<br />
Tutta quella intimità,<br />
la mia intimità,<br />
svanita, persa<br />
in un off.<br />
La confessione della puttana<br />
che si dà tutta d'un botto<br />
che si dà per non pensare<br />
che si dà per poche lire.<br />
Eppur per un contatto<br />
a volte questo e altro.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-45569869641998948872010-12-18T20:48:00.000+01:002010-12-18T20:48:40.477+01:00Il problemaIl problema è che non ci riesco, non ci riesco proprio, a vivere come fanno gli altri ... A vivere leggera, senza ansia, senza timori ... Cammino fra la gente e all'improvviso qualcosa mi rapisce, s'impossessa di me e mi trasfigura ... All'improvviso gli altri mi fanno paura ... Sento il bisogno di scansarli, evitarli, ignorarli ... Non ne posso sostenere nemmeno la vista ... All'improvviso solo la solitudine completa mi regala un rassicurante conforto ... Salva, salva dal contatto ignoto, salva dall'avvicinarsi, salva dal contaminarsi, salva da quel bisogno che dentro mi consuma e che preferisco tenere anestetizzato ... Non lo voglio sentire, io so solo che non lo voglio sentire, e che tutto questo poi condiziona ogni mia scelta ... ogni mia scelta irrimediabilmente sbagliata, irrimediabilmente disastrosa ... Ogni volta, punto e a capo ... Ogni volta percepire certi movimenti interiori mi provoca il vomito, la rabbia distruttiva di mandare all'aria tutto perché io non voglio sentire, no, proprio non voglio sentire, non ce la faccio ... Qualcuno so criticherebbe queste mie parole, ma dov'è adesso? Con che diritto parla se non c'è? Parlano bene loro che vivono con il cuore tiepido! Ma il mio, il mio brucia! E che ci faccio io con un cuore che brucia? Amare non posso, non m'è concesso, allora ditruggo, incenerisco e... Puf ... Resta solo un cumulo di polvere ... Fino alla prossima lotta, poi si ricomincia da capo, perché nonostante tutto insisto, maledettamente ostinata, insisto, poi sento male e m'incazzo ... e così via ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-83811002772537855662010-12-13T22:10:00.002+01:002010-12-13T22:10:57.807+01:00... voglia di mare ...<span data-jsid="text">voglia di camminare sulla sabbia<br />
a piedi nudi<br />
voglia di sentire il sapore del sale<br />
il fresco del vento<br />
voglia di sentire l'acqua fra le dita</span><br />
<span data-jsid="text"><span class="text_exposed_hide"></span><span class="text_exposed_show">nelle narici<br />
voglia di vedere l'infinito all'orizzonte<br />
il buio nel fondo<br />
la luce in superficie<br />
voglia di trattenere il respiro fino a svenire<br />
voglia di sporcare il corpo finché non cambia colore<br />
poi lavarlo<br />
e vedere di nuovo il colore che cambia<br />
voglia di non avere peso<br />
e abbandonarsi <br />
voglia di nuotare e volare, via ...</span></span>Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-52355250493643918452010-12-08T16:34:00.000+01:002010-12-08T16:34:13.361+01:00Quando abbraccio mia madre ...Quando abbraccio mia madre, temo che il suo corpo possa sgretolarsi dentro il mio.<br />
Quando abbraccio mia madre, sento il suo respiro affannoso e mi sembra un gattino impaurito.<br />
Quando abbraccio mia madre, la sento piangere e annego nell'angoscia.<br />
Quando abbraccio mia madre, ne sento l'odore richiamo della sua pelle che ho tanto amato.<br />
Quando abbraccio mia madre, sento il tempo che è passato.<br />
Quando abbraccio mia madre, siamo ormai molto lontane.<br />
Quando abbraccio mia madre, ho paura che si avvicini troppo.<br />
Quando abbraccio mia madre, non so più qual è il mio posto.<br />
Quando abbraccio mia madre ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-65227166160293639282010-12-06T08:12:00.000+01:002010-12-06T08:12:53.551+01:00DistrazioniEccoci, devo spostare la moto dal parcheggio, vado a prendere casco e guanti e non li trovo! Realizzo in un attimo che se non sono in casa probabilmente li ho lasciati accanto alla moto l'ultima volta che l'ho usata ... Così ho fatto fuori casco e guanti ...<br />
Il resto del mondo deve essere felice di avere me come coinquilina, sono molto generosa!<br />
E' terribile, ogni qualvolta qualcosa fuoriesce dalla mia vista fuoriesce anche dalla mente ... una mente forse ancora troppo ingombra, una mente che non conosco e mi spaventa, una mente talvolta demente!<br />
E chissà in quale parte di mondo ho dimenticato me stessa ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-3871560510803147882010-11-30T22:54:00.000+01:002010-11-30T22:54:23.011+01:00La bambina in Borgo la CroceLa bambina in Borgo la Croce, la incontro la mattina alle sette, cammina con lo sguardo altrove, in una strada che sembra appartenere ad un mondo altro e parla con chi non riesco a vedere...<br />
La bambina in Borgo la Croce, si veste distrattamente, porta sandali ed abiti di cotone anche se è freddo e piove ....<br />
La bambina in Borgo la Croce, a volte ha il volto truccato e mi ricorda una maschera; mangia della pizza e continua a parlare con chi non so vedere ...<br />
La bambina in Borgo la Croce è sempre sola, ma non sembra triste, questo mondo non la tocca ... è separata da esso, chiusa in una bolla trasparente ...<br />
La bambina in Borgo la Croce, passa e non si accorge che le sorrido, vorrei fermarla e farle una carezza ... <br />
La bambina in Borgo la Croce, sono anch'io e vorrei aiutarla a tornare verso casa ... <br />
Le bambine in Borgo la Croce ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-51629887738066899862010-11-25T23:08:00.001+01:002010-11-25T23:10:32.887+01:00Vorrei non amare cosìVorrei non amare così, soffrirei certamente molto meno l'impotenza e la rabbia che mi provoca ...<br />
Vorrei non amare così, avrei l'anima più leggera e il passato non sarebbe più uno spettro con cui fare i conti quotidianamente ...<br />
Vorrei non amare così, le separazioni mi angoscerebbero molto meno e la smetterei di rincorrere il rifiuto ...<br />
Vorrei non amare così, vedrei il futuro ricco di possibilità piuttosto che saturo di sterili ripetizioni ...<br />
Vorrei non amare così, la smetterei di punirmi e farmi male, di trovare nel dolore rifugio ...<br />
Vorrei non amare così, per non ingollare continuamente bocconi amari ...<br />
Vorrei non amare così, ma non so cos'altro mi terrebbe in vita ...<br />
Vorrei non amare così, si scioglierà mai questo nodo infernale tra la vita e la morte? quale delle due sto cercando?<br />
Vorrei non amare così, vorrei non dover desiderare di non amare così, ma oggi non mi resta altro.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-29967424927758757392010-11-20T13:17:00.000+01:002010-11-20T13:17:25.530+01:00Quando mi prende così ...All'improvviso mi prende così e il mondo cambia odore, sapore, forma ... la realtà assume sembianze spettrali inspiegabili ... quando mi prende così ... sto ricurva per il peso che sento sulle spalle, giro inquieta senza trovare nulla che mi possa dare tranquillità ... scaccio i pensieri dalla testa con un gesto, come fossero mosche, ma presto ritornano imperterriti ... pensieri, voci, silenzi, assenze ... quando mi prende così ... è l'assenza che prende corpo e minaccia massiccia ... quando mi prende così l'unica certezza che ho e che mi ripeto è che passa ... non so quando, ma passa ... "passa" mi dico, come una preghiera, "passa" ... il problema è come fare a starci dentro però ... affogare o resistere? ... Cos'è che mi prende così e m'attanaglia con gelide mani di ghiaccio ... mi camminava dietro? O arriva all'improvviso davanti? ... Io so solo che mi prende, mi prende così e nulla mi consola: il cibo diventa disgustoso, gli amici inavvicinabili, il mondo una grande bocca dalla quale sono stata vomitata fuori ... e allora che faccio? Quando mi prende così, vorrei che qualcuno per tutta risposta, mi prendesse ... vorrei un'ala protrettrice, una tenda nel deserto in cui rifugiarmi... una battuta, una di quelle che senza che tu te ne accorga solleticano le labbra e, come una magia, le fanno sorridere di nuovo ... vorrei una mano, una grande mano che, con la leggera accuratezza con cui si sposta un grumo di polvere, mi liberasse dal peso che porto sulle spalle ...<br />
Come faccio, mi domando, ad arrivare in fondo a questa giornata? E il solo pensarci mi causa dolore ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-43742813720693335662010-11-16T22:34:00.001+01:002010-11-16T22:34:06.950+01:00Cadute, Ricadute ...Nonostante io sia in terra ogni tre per due non mi abituo alla sensazione ... la sensazione bruciante di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver mandato in fumo il raccolto ... così con i pantaloni nuovi strappati, la moto con la freccia che pende e le lacrime agli occhi me ne ritorno a casa ... niente seratina sportiva tra nuoto e arrampicata ... "Vai a letto e fasciati i piedi!" (in questo caso le gambe) ... Non sono portata, mi dico, inutile insistere ... ma mi piace così tanto, anche se sono una schiappona (oddio, schiappetta che sono secca!) ... mi piace forse proprio per questo, perchè mi mette a stretto contatto con i miei limiti e le paure, con la vulnerabilità ... La moto è una creatura estremamente vulnerabile ... nulla la protegge ... eppure se ne sta lì, fiera, potente, nonostante tutto ... forse è questo che mi fa innamorare ... il fatto che quando ci sono sopra mi sento forte e terribilemente fragile al tempo stesso ... tutto è appeso ad un filo ... si viagga sul limite e questa esperienza è per me meravigliosa ... lei mi insegna a capire chi sono, lei non mente, insegna al corpo come muoversi ... lei vuole il mio corpo, tutto il mio corpo ... conosce ogni mia tensione ... non tollera l'impulsività, la paura eccessiva ... lei è spietata e clemente ... lei sopporta e porta e io la porto e mi lascio portare ... fuori e dentro ... e a volte sbatto, cado, perché prima di tutto mi devo ricordare che c'è un limite ... SBAM! ... limite ... fermarsi, anche se inaspettatamente, soprattutto per questo ... fermarsi di fronte ad una realtà che non segue il corso sperato ... non sempre lo si può inventare ... fermarsi e sopportare che c'è una distanza incolmabile ... fermarsi e sopportare che c'è una fine.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-80438636575161657272010-11-12T19:37:00.000+01:002010-11-12T19:37:35.934+01:00OrdineMio padre ha sempre detto: "Io sono ordinato, è per questo che ritrovo tutto, perché ogni cosa ha il suo posto e io so che in un certo posto metto certe cose". Il pensiero logico lo aiuta anche in vecchiaia, l'ordine di rituali consolidati crea circuti di memoria "esterna" resistente allo scorrere del tempo ... Il babbo sa qual è il posto di quella cosa, sa che il quadrato va nel foro quadrato: è un matematico. Io invece, con suo grande rammarico, sono una disordinata, ma non per vizio: è una necessità, se non inciampo negli oggetti, con lo sguardo o con il corpo, essi per me cessano di esistere ... qualsiasi tipo di oggetto. Certo anche io riordino, dicono che si debba fare e cerco di mantenere una certa accettabilità sociale ... ma qual è il posto delle cose? semplicemente lo dimentico, messe ognuna nel luogo appropriato fuoriescono dalla mia mente e non mi appartengono più.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-53761817944467629212010-11-10T21:00:00.003+01:002010-11-10T21:12:59.327+01:00SilenzioAvrei voglia di scrivere, ma non so bene cosa, così non scrivo nulla ...<br />
Avrei voglia di parlare, ma non so bene di cosa, così non dico nulla ...<br />
Avrei voglia di chiamare, ma non so bene chi, così resto sola ...<br />
Avrei voglia, tanta voglia, troppa voglia e mi fa così rabbia tutta questa voglia che resto con un'unica risposta. SILENZIO.<br />
<br />
... Sono venuta al mondo senza istruzioni per l'uso, adesso formularle non è così semplice e a volte mi viene un gran nervoso, altre mi vien da ridere, altre ancora da piangere ... 'Sto lbretto è difficile e faticoso da scrivere e mi chiedo se alla fine servirà, riuscirò ad utilizzarlo davvero? O restarà semplicemente un piccolo manuale di istruzioni per l'uso? ...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-41627421463796097482010-11-05T20:31:00.000+01:002010-11-05T20:31:30.356+01:00Io e LeiLei: capelli perfetti, liscissimi, alla moda, a posto. Appena uscita dal parrucchiere<br />
Io: capelli arruffati, ricci, demodè. Un cesto di insalata appena uscito dal fruttivendolo<br />
Lei: truccata, vestiti in tono, sexi, valigetta da medico, il tutto sempre alla moda.<br />
Io: struccata con occhiaie, vestiti presi dall'armadio bendata, sexi? per chi ha il gusto dell'orrido, con la borsa raccattata, ovviamente demodè.<br />
Lei: ventenne, fresca di laurea, naturalmente presuntuosa come solo le ventenni sanno essere, piena di fantasie che confonde con la realtà, convinta che il mondo sia suo.<br />
Io: trentenne, presuntuosa e testarda come un vecchio mulo incattivito, piena di lividi raccolti dal duro asfalto della realtà e di fantasie catastrofiche, totalmente estranea al mondo.<br />
Io e Lei, una di fronte all'altra, così diverse, agli antipodi.<br />
Io e Lei... posso reggere, penso, ma il pensiero mi tormenta ... Non voglio essere come lei, perché semplicemente so di non esserlo e non ho più l'ostinazione di diventare ciò che non sono. Non perché non mi piaccia, anzi, ma non desidero più l'irrealtà.<br />
Io e Lei, il suo posto è chiaro, evidente, e il mio? Il mio posto dov'è in un mondo che non m'appartiene, che non riesco a tenere?<br />
Io chi sono? e Lei chi è?Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-44521150287762591832010-11-03T18:13:00.000+01:002010-11-03T18:13:53.709+01:00Ricordi di Bicicletta<style type="text/css">
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<div style="margin-bottom: 0cm;">I primi ricordi di bicicletta risalgono all'età dell'asilo, quando, al momento dell'uscita, spiaccicavo il viso contro il vetro per vedere se oltre il cancello c'era la bici del babbo, quella con i seggiolini (uno davanti e uno di dietro)... Boom! Che palpitazione quando la scorgevo, il ritorno a casa diventava un autentico viaggio d'emozione, era bello il mondo visto da lassù, il muoversi veloce, il suono del campanello...</div><div style="margin-bottom: 0cm;">La bici del babbo era la migliore delle carrozze, era la vita, era il babbo...</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Poi mi ricordo della prima volta che sono andata senza “ruotine” … l'esatto momento in cui il babbo le ha tolte e poi sono partita … Mamma mia che incredibile sensazione di equilibrio ho provato!!! Che sottile piacere sulla schiena sentirsi così eretti e al tempo stesso perennemente a rischio di caduta. </div><div style="margin-bottom: 0cm;">Così inizialmente è stata un gioco, il mezzo con cui mi muovevo al Parco o andavo a mangiare il gelato (che regolarmente mi cadeva a terra perché pretendevo di guidare con il cono in mano, ma l'istinto di afferrare il manubrio sopraggiungeva all'improvviso e mi coglieva impreparata … e ogni volta restavo allibita dal fatto che il cono che tenevo in mano si rovesciasse a terra). </div><div style="margin-bottom: 0cm;">Con gli anni è diventata il mezzo di trasporto per eccellenza, mi sono avventurata nel traffico delle macchine e ne ho fatto uno strumento di libertà. Mai avuto un motorino, e devo dire nemmeno desiderato, avevo la mia Scassona e lei mi portava ovunque, a me e non solo, c'era anche il posto per un passeggero! Era lì nel cortile della scuola ogni giorno dell'anno, con qualsiasi condizione climatica, i nastri legati al manubrio trofei delle esperienze trascorse. Chiunque avesse avuto bisogno di spostarsi velocemente sapeva che nella sezione A c'erano le chiavi della Scassona. Era una certezza. Ovviamente non aveva faro e la notte mi divertivo a sfidare il buio andando per strade non illuminate … il trucco era tenere bene a mente il percorso tracciato dai fari delle macchine che passavano … l'incoscienza può dar piacere a volte! Oppure andavo in discesa libera, senza freni con le maglie aperte in modo da incassare più vento possibile, sentire il freddo penetrarmi nelle ossa in modo così tagliente da darmi la sensazione di essere trasparente. Le giornate di tristezza pesante me ne andavo in giro senza meta (usando una sua sorella con il cambio) per i boschi, per le strade dove capitava e intanto che andavo seminavo il malumore...</div><div style="margin-bottom: 0cm;">All'Università mi ha permesso di percorrere lunghe distanze in poco tempo, quanto ho pedalato e quanto ho sudato!!! Diciamo che non avevo quella che si può definire una mise perfetta!</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Anche adesso mi accompagna in giro per la città e resta per me il mezzo d'eccellenza, ora finalmente affiancato dalla mia moto.</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div>Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-66737846192822862992010-11-03T15:50:00.000+01:002010-11-03T15:50:49.551+01:00CompleannoHo trentatrè anni e questa è la prima volta che mi trovo a pensare "Oddio! Sto invecchiando..." piuttosto che "Evviva! Sto crescendo...". Dove sta andando la mia vita? Che succede? E' questo lo spartiacque? ci sarà ancora tempo per me? A che prò tutto il casino che ho imbastito fino ad oggi? La trama avrà un senso, o sarà un continuo fare e disfare? Come superare la paura? Come imparare ad avvicinarsi? Vorrei mollare tutto e ricominciare da capo, da un'altra parte, un altro lavoro (magari più leggero) e un'altra casa... Ma che non sia questo desiderio il frutto della paura di andare avanti? Di andare in profondità? Di conoscere? Riuscirò mai a conoscere? Me ne darò il tempo? Coglierò l'occasione? O cercherò esperienze effimere che si consumano in poco tempo lasciando solo la tranquillità di essere riusciti a controllare e prevedere tutto?<br />
Mi guardo e mi vedo diversa, ma non so ancora chi sono, forse però so che cosa voglio anche se poi, quando arriva, mi terrorizza. Allora distruggo, testarda, finché ho fiato e forza... Ma qualcuno mi blocca, mi guarda dritto al cuore e parla chiaro, qualcuno dice parole dure con estrema tenerezza... Allora ricomincio, stanca, a costruire... fino al prossimo tornado... Con dentro lo struggimento per una realtà che non è come la vorrei, ma forse non per questo meno attraente...Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-91160403635940134042010-11-01T23:11:00.000+01:002010-11-01T23:11:59.702+01:00PenelopePenelope era famosa per la sua tela... la tesseva di giorno e la distruggeva di notte... così ogni volta doveva ricominciare tutto da capo, ma lei lo faceva perché aveva bisogno di fermare il tempo, io invece, a quanto pare, ho bisogno di crearmi problemi onde evitare il rischio di passare una giornata in serena leggerezza!!!<br />
Mi metto al computer per preparare una domanda di concorso, prima di ricercare il curriculum ovviamente vedo bene di ripulire tutto il cestino in modo definitivo (in realtà volevo eliminare solo alcuni documenti, ma sono spariti tutti), poi vado a cercare il foglio incriminato e trovo solo dei moduli datati, totalmente inutili! Cerco ovunque, in tutte le cartelle, con la ricerca automatica, nulla! Realizzo che, tipico da me, dopo aver perso una giornata intera a rifare il curriculum l'ho buttato via e poi l'ho cancellato definitivamente!!!<br />
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Devo però dire che c'è stato chi, amorevolmente, mi ha aiutata a ricostruire tutto nuovamente.<br />
Sono un disastro nella vita e nelle relazioni amorose, ma le mie amicizie sono azzeccatissime!!!!Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6777346342377459588.post-19022731177189438332010-10-29T10:18:00.000+02:002010-10-29T10:18:17.518+02:00Bilancio dopo un viaggio di una settimanaIl primo disastro è avvenuto in un bar, non uno qualsiasi, ma un bar israeliano dove, si sa, sarebbe bene che le donne mantenessero un certo contegno (al contrario degli uomini che mi sembra siano piuttosto sfacciati!). Estraggo il portafoglio dalla borsetta e mentre cerco i soldi il cameriere si china per raccogliere qualcosa, mi porge l'oggetto con aria perplessa e mi indica di riporlo in borsa. Lo guardo, in un primo momento senza capire, poi mi accorgo che sta dicendo che il preservativo che ha in mano è il mio ed è bene che lo rimetta in borsa! Penso di essere diventata fluorescente!!!<br />
Per la cronaca, l'oggetto imputato non so da quanto era lì e l'unica cosa a cui è servito è stata fare la figura della facil donna occidentale. Bislacco!<br />
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Secondo disastro al Santo Sepolcro. C'è una bolgia infernale (ops!), decido comunque di mettermi in fila, adoro osservare la gente diversa da me, poi volevo vedere cos'era nascosto da tante impalcature... Si canta per far passare il tempo e la tensione, qualcuno litiga, dico: "Canta che ti passa!". Ma non passa, la tensione aumenta e con essa la stanchezza e il nervosismo... Arrivata in cima chiedo ad una guardia di farmi uscire per tornare indietro, quello mi guarda perplesso, mi dice che fra qualche istante ci faranno entrare... Entriamo, 1, 2, 3, 4... in un buco minuscolo, non ci si gira, la gente continua ad entrare, mi arrabbio, voglio uscire, è tutto bloccato, mi faccio spazio fra i corpi e ... Sbam! Sbatto la testa contro il muro... Mi scappa un'imprecazione degna d'arresto... prima che gli altri abbiano il tempo di capire l'accaduto sono già fuori. Salva dalle guardie, ma forse non dall'inferno!<br />
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Terzo, all'areoporto di Tel Aviv. Ancora in fila, nell'attesa del controllo bagagli, interrogano una donna del gruppo che dichiara che non siamo passati da Gerico (intendendo che non siamo passati nella zona Palestinese che è meglio non nominare). Rifletto, mi guardo con l'amica che mi è accanto e abbiamo lo stesso pensiero: il nostro zaino è pieno di oggetti e fogli che parlano di Palestina! Ridiamo con le lacrime agli occhi, strappiamo alcuni fogli, ma non sappiamo poi dove nasconderli...li spargiamo nelle tasche dei vestiti (che ci dovrebbero controllare successivamente)... Ridiamo ancora, nel panico, con gli sguardi degli altri puntati addosso.Mina Vagantehttp://www.blogger.com/profile/15471637157174026530noreply@blogger.com0