Lasciate un segno o Voi che entrate...
Non siate avari di voi stessi...
Non fate i voyeur che guardano di nascosto...
Nutritemi dei vostri pensieri!

lunedì 3 gennaio 2011

Delirio

Fa freddo ... Sto camminando con un peso allo stomaco micidiale ... devo aver mangiato troppo, eppure non riesco a ricordare l'ultima volta che l'ho fatto ... Penso di aver bevuto del latte a colazione, bevo sempre la mattina ... molto caffé e latte ... quindi quello devo averlo fatto, il resto non lo so, eppure mi sento pesante, temo che si tratti di una pesantezza interiore però, una di quelle che non basta un digestivo per mandarle giù e l'idea fa aumentare l'angoscia, l'idea che il dolore dentro si sia risvegliato mi atterrisce ... Allora cammino, ma dove sto andando? Non lo ricordo, forse devo prendere la macchina o forse vado a piedi, non lo so... Perdo pezzi mentre cammino, perdo pezzi mentre penso ... Pezzi di me scivolano via, fanno male, non sempre. E' più quello che resta a causare dolore ... Non riesco a tenere nulla e passo il tempo imprecando per tutto ciò che non ho più ... Non credo sia un modo di vivere intelligente, ma non riesco a fare altrimenti, non riesco a ricordare dove volevo andare ... Ho freddo. Mi guardo i piedi, sono nudi, non ho le scarpe, le ho dimenticate, che sbadata ... Ho tolto le ciabatte e ho dimenticato di mettere le scarpe ... vabbé, se almeno mi potessi ricordare dove volevo andare... Fermo un passante e glielo chiedo, si, uno qualsiasi, ma quello mi guarda perplesso, spaventato e impietosito. Mi dice che no, non lo sa, gli dispiace ma lui proprio non lo sa dove volevo andare ... Lui conosce la sua di strada, ma non la mia ... Mi accendo una sigaretta, non dovrei fumare, nelle mie condizioni, ma non me ne frega nulla. Se mi si nega tutto fumo e faccio pari. Fumo e mi scaldo. Fumo e mi sembra il ciuccio di un bambino, fumo e penso che non ho mai usato il ciuccio per evitare che dovessero vietarmelo. Sono una di quelle che si è sempre succhiata la lingua, quella non te la toglie nessuno... Cammino, piango... Perchè piango? Qualcosa fa male, ma cosa? cerco nella testa, cerco cosa ... Cerco e trovo il bisogno, fa quasi paura, il bisogno... Il bisogno di esistere negli occhi degli altri... Il panico di non esistere, il panico di essere dimenticata per strada, il panico di sentirsi lasciare cadere dalla mente o di esserne espulsa fuori con odio intenso... Ho bisogno disperato di ritrovarmi negli occhi degli altri, la mia esistenza dipende da loro, è questo che fa male... Io esisto lì, non qui... Io non riesco ad esistere dentro... non è stato possibile allora e non può esserlo ora ... Allora guardavo gli occhi di mia madre, li guardavo disperata per trovare diritto all'esistenza, ma non lo trovavo ... c'era solo disperazione infinita, rifiuto a volte ... Assenza in quelli di mio padre, i suoi occhi non c'erano mai, i suoi occhi di fronte alla mia richiesta implorante mostravano rabbia ... la mia esistenza annullata ... Mi sono aggrappata agli occhi di chi ho incontrato, ma non è bastato, ho bisogno degli occhi, ho bisogno di sentirmi riconosciuta ed accolta dai tuoi occhi caldi ... così bisogno ... fa male non esistere, oppure posso esistere nel dolore, allora se non c'è amore posso esistere nel dolore. La mia condanna.
Cammino, ma non so dove sto andando, cammino a piedi scalzi e imploro i passanti di dirmi se esisto, se conoscono la mia strada, ma non trovo risposta.
Disperazione.

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