Lasciate un segno o Voi che entrate...
Non siate avari di voi stessi...
Non fate i voyeur che guardano di nascosto...
Nutritemi dei vostri pensieri!

martedì 16 novembre 2010

Cadute, Ricadute ...

Nonostante io sia in terra ogni tre per due non mi abituo alla sensazione ... la sensazione bruciante di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver mandato in fumo il raccolto ... così con i pantaloni nuovi strappati, la moto con la freccia che pende e le lacrime agli occhi me ne ritorno a casa ... niente seratina sportiva tra nuoto e arrampicata ... "Vai a letto e fasciati i piedi!" (in questo caso le gambe) ... Non sono portata, mi dico, inutile insistere ... ma mi piace così tanto, anche se sono una schiappona (oddio, schiappetta che sono secca!) ... mi piace forse proprio per questo, perchè mi mette a stretto contatto con i miei limiti e le paure, con la vulnerabilità ... La moto è una creatura estremamente vulnerabile ... nulla la protegge ... eppure se ne sta lì, fiera, potente, nonostante tutto ... forse è questo che mi fa innamorare ... il fatto che quando ci sono sopra mi sento forte e terribilemente fragile al tempo stesso ... tutto è appeso ad un filo ... si viagga sul limite e questa esperienza è per me meravigliosa ... lei mi insegna a capire chi sono, lei non mente, insegna al corpo come muoversi ... lei vuole il mio corpo, tutto il mio corpo ... conosce ogni mia tensione ... non tollera l'impulsività, la paura eccessiva ... lei è spietata e clemente ... lei sopporta e porta e io la porto e mi lascio portare ... fuori e dentro ... e a volte sbatto, cado, perché prima di tutto mi devo ricordare che c'è un limite ... SBAM! ... limite ... fermarsi, anche se inaspettatamente, soprattutto per questo ... fermarsi di fronte ad una realtà che non segue il corso sperato ... non sempre lo si può inventare ... fermarsi e sopportare che c'è una distanza incolmabile ... fermarsi e sopportare che c'è una fine.

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