Lasciate un segno o Voi che entrate...
Non siate avari di voi stessi...
Non fate i voyeur che guardano di nascosto...
Nutritemi dei vostri pensieri!

domenica 19 dicembre 2010

Stridori

IO:    Gli ho vomitato tutto addosso
LUI: Non so che ne ha fatto di tutto quello schifo
IO:    La voglia di vederlo mi atterrisce
LUI: Tranquillo scorre la sua giornata
IO:    Il desiderio mi consuma
LUI: La sua calma lascia liberi i pensieri
IO:    Mi sento cadere all'infinito senza via di scampo
LUI: Le sue mani sono chiuse
IO:   Urlo
LUI: Le sue orecchie sono tappate
IO:    Apro gli occhi
LUI: Non c'è
IO:    Li richiudo
LUI: C'è
IO:    Li riapro
LUI: Non c'è

Come da bambina
non c'era mai nessuno,
c'era solo il mio desiderio di qualcuno.

La confessione della puttana

E alla fine cosa resta?
Nulla, tutto svanisce in un off.
Non resta la voce
non resta l'odore
non resta il silenzio
non resta la vista
forse non resta nemmeno il senso.
Tutta quella intimità,
la mia intimità,
svanita, persa
in un off.
La confessione della puttana
che si dà tutta d'un botto
che si dà per non pensare
che si dà per poche lire.
Eppur per un contatto
a volte questo e altro.

sabato 18 dicembre 2010

Il problema

Il problema è che non ci riesco, non ci riesco proprio, a vivere come fanno gli altri ... A vivere leggera, senza ansia, senza timori ... Cammino fra la gente e all'improvviso qualcosa mi rapisce, s'impossessa di me e mi trasfigura ... All'improvviso gli altri mi fanno paura ... Sento il bisogno di scansarli, evitarli, ignorarli ... Non ne posso sostenere nemmeno la vista ... All'improvviso solo la solitudine completa mi regala un rassicurante conforto ... Salva, salva dal contatto ignoto, salva dall'avvicinarsi, salva dal contaminarsi, salva da quel bisogno che dentro mi consuma e che preferisco tenere anestetizzato ... Non lo voglio sentire, io so solo che non lo voglio sentire, e che tutto questo poi condiziona ogni mia scelta ... ogni mia scelta irrimediabilmente sbagliata, irrimediabilmente disastrosa ... Ogni volta, punto e a capo ... Ogni volta percepire certi movimenti interiori mi provoca il vomito, la rabbia distruttiva di mandare all'aria tutto perché io non voglio sentire, no, proprio non voglio sentire, non ce la faccio ... Qualcuno so criticherebbe queste mie parole, ma dov'è adesso? Con che diritto parla se non c'è? Parlano bene loro che vivono con il cuore tiepido! Ma il mio, il mio brucia! E che ci faccio io con un cuore che brucia? Amare non posso, non m'è concesso, allora ditruggo, incenerisco e... Puf ... Resta solo un cumulo di polvere ... Fino alla prossima lotta, poi si ricomincia da capo, perché nonostante tutto insisto, maledettamente ostinata, insisto, poi sento male e m'incazzo ... e così via ...

lunedì 13 dicembre 2010

... voglia di mare ...

voglia di camminare sulla sabbia
a piedi nudi
voglia di sentire il sapore del sale
il fresco del vento
voglia di sentire l'acqua fra le dita

nelle narici
voglia di vedere l'infinito all'orizzonte
il buio nel fondo
la luce in superficie
voglia di trattenere il respiro fino a svenire
voglia di sporcare il corpo finché non cambia colore
poi lavarlo
e vedere di nuovo il colore che cambia
voglia di non avere peso
e abbandonarsi
voglia di nuotare e volare, via ...

mercoledì 8 dicembre 2010

Quando abbraccio mia madre ...

Quando abbraccio mia madre, temo che il suo corpo possa sgretolarsi dentro il mio.
Quando abbraccio mia madre, sento il suo respiro affannoso e mi sembra un gattino impaurito.
Quando abbraccio mia madre, la sento piangere e annego nell'angoscia.
Quando abbraccio mia madre, ne sento l'odore richiamo della sua pelle che ho tanto amato.
Quando abbraccio mia madre, sento il tempo che è passato.
Quando abbraccio mia madre, siamo ormai molto lontane.
Quando abbraccio mia madre, ho paura che si avvicini troppo.
Quando abbraccio mia madre, non so più qual è il mio posto.
Quando abbraccio mia madre ...

lunedì 6 dicembre 2010

Distrazioni

Eccoci, devo spostare la moto dal parcheggio, vado a prendere casco e guanti e non li trovo! Realizzo in un attimo che se non sono in casa probabilmente li ho lasciati accanto alla moto l'ultima volta che l'ho usata ... Così ho fatto fuori casco e guanti ...
Il resto del mondo deve essere felice di avere me come coinquilina, sono molto generosa!
E' terribile, ogni qualvolta qualcosa fuoriesce dalla mia vista fuoriesce anche dalla mente ... una mente forse ancora troppo ingombra, una mente che non conosco e mi spaventa, una mente talvolta demente!
E chissà in quale parte di mondo ho dimenticato me stessa ...

martedì 30 novembre 2010

La bambina in Borgo la Croce

La bambina in Borgo la Croce, la incontro la mattina alle sette, cammina con lo sguardo altrove, in una strada che sembra appartenere ad un mondo altro e parla con chi non riesco a vedere...
La bambina in Borgo la Croce, si veste distrattamente, porta sandali ed abiti di cotone anche se è freddo e piove ....
La bambina in Borgo la Croce, a volte ha il volto truccato e mi ricorda una maschera; mangia della pizza e continua a parlare con chi non so vedere ...
La bambina in Borgo la Croce è sempre sola, ma non sembra triste, questo mondo non la tocca ... è separata da esso, chiusa in una bolla trasparente ...
La bambina in Borgo la Croce, passa e non si accorge che le sorrido, vorrei fermarla e farle una carezza ...
La bambina in Borgo la Croce, sono anch'io e vorrei aiutarla a tornare verso casa ...
Le bambine in Borgo la Croce ...

giovedì 25 novembre 2010

Vorrei non amare così

Vorrei non amare così, soffrirei certamente molto meno l'impotenza e la rabbia che mi provoca ...
Vorrei non amare così, avrei l'anima più leggera e il passato non sarebbe più uno spettro con cui fare i conti quotidianamente ...
Vorrei non amare così, le separazioni mi angoscerebbero molto meno e la smetterei di rincorrere il rifiuto ...
Vorrei non amare così, vedrei il futuro ricco di possibilità piuttosto che saturo di sterili ripetizioni ...
Vorrei non amare così, la smetterei di punirmi e farmi male, di trovare nel dolore rifugio ...
Vorrei non amare così, per non ingollare continuamente bocconi amari ...
Vorrei non amare così, ma non so cos'altro mi terrebbe in vita ...
Vorrei non amare così, si scioglierà mai questo nodo infernale tra la vita e la morte? quale delle due sto cercando?
Vorrei non amare così, vorrei non dover desiderare di non amare così, ma oggi non mi resta altro.

sabato 20 novembre 2010

Quando mi prende così ...

All'improvviso mi prende così e il mondo cambia odore, sapore, forma ... la realtà assume sembianze spettrali inspiegabili ... quando mi prende così ... sto ricurva per il peso che sento sulle spalle, giro inquieta senza trovare nulla che mi possa dare tranquillità ... scaccio i pensieri dalla testa con un gesto, come fossero mosche, ma presto ritornano imperterriti ... pensieri, voci, silenzi, assenze ... quando mi prende così ... è l'assenza che prende corpo e minaccia massiccia ... quando mi prende così l'unica certezza che ho e che mi ripeto è che passa ... non so quando, ma passa ... "passa" mi dico, come una preghiera, "passa" ... il problema è come fare a starci dentro però ... affogare o resistere? ... Cos'è che mi prende così e m'attanaglia con gelide mani di ghiaccio ... mi camminava dietro? O arriva all'improvviso davanti? ... Io so solo che mi prende, mi prende così e nulla mi consola: il cibo diventa disgustoso, gli amici inavvicinabili, il mondo una grande bocca dalla quale sono stata vomitata fuori ... e allora che faccio? Quando mi prende così, vorrei che qualcuno per tutta risposta, mi prendesse ... vorrei un'ala protrettrice, una tenda nel deserto in cui rifugiarmi... una battuta, una di quelle che senza che tu te ne accorga solleticano le labbra e, come una magia, le fanno sorridere di nuovo ... vorrei una mano, una grande mano che, con la leggera accuratezza con cui si sposta un grumo di polvere, mi liberasse dal peso che porto sulle spalle ...
Come faccio, mi domando, ad arrivare in fondo a questa giornata? E il solo pensarci mi causa dolore ...

martedì 16 novembre 2010

Cadute, Ricadute ...

Nonostante io sia in terra ogni tre per due non mi abituo alla sensazione ... la sensazione bruciante di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver mandato in fumo il raccolto ... così con i pantaloni nuovi strappati, la moto con la freccia che pende e le lacrime agli occhi me ne ritorno a casa ... niente seratina sportiva tra nuoto e arrampicata ... "Vai a letto e fasciati i piedi!" (in questo caso le gambe) ... Non sono portata, mi dico, inutile insistere ... ma mi piace così tanto, anche se sono una schiappona (oddio, schiappetta che sono secca!) ... mi piace forse proprio per questo, perchè mi mette a stretto contatto con i miei limiti e le paure, con la vulnerabilità ... La moto è una creatura estremamente vulnerabile ... nulla la protegge ... eppure se ne sta lì, fiera, potente, nonostante tutto ... forse è questo che mi fa innamorare ... il fatto che quando ci sono sopra mi sento forte e terribilemente fragile al tempo stesso ... tutto è appeso ad un filo ... si viagga sul limite e questa esperienza è per me meravigliosa ... lei mi insegna a capire chi sono, lei non mente, insegna al corpo come muoversi ... lei vuole il mio corpo, tutto il mio corpo ... conosce ogni mia tensione ... non tollera l'impulsività, la paura eccessiva ... lei è spietata e clemente ... lei sopporta e porta e io la porto e mi lascio portare ... fuori e dentro ... e a volte sbatto, cado, perché prima di tutto mi devo ricordare che c'è un limite ... SBAM! ... limite ... fermarsi, anche se inaspettatamente, soprattutto per questo ... fermarsi di fronte ad una realtà che non segue il corso sperato ... non sempre lo si può inventare ... fermarsi e sopportare che c'è una distanza incolmabile ... fermarsi e sopportare che c'è una fine.

venerdì 12 novembre 2010

Ordine

Mio padre ha sempre detto: "Io sono ordinato, è per questo che ritrovo tutto, perché ogni cosa ha il suo posto e io so che in un certo posto metto certe cose". Il pensiero logico lo aiuta anche in vecchiaia, l'ordine di rituali consolidati crea circuti di memoria "esterna" resistente allo scorrere del tempo ... Il babbo sa qual è il posto di quella cosa, sa che il quadrato va nel foro quadrato: è un matematico. Io invece, con suo grande rammarico, sono una disordinata, ma non per vizio: è una necessità, se non inciampo negli oggetti, con lo sguardo o con il corpo, essi per me cessano di esistere ... qualsiasi tipo di oggetto. Certo anche io riordino, dicono che si debba fare e cerco di mantenere una certa accettabilità sociale ... ma qual è il posto delle cose? semplicemente lo dimentico, messe ognuna nel luogo appropriato fuoriescono dalla mia mente e non mi appartengono più.

mercoledì 10 novembre 2010

Silenzio

Avrei voglia di scrivere, ma non so bene cosa, così non scrivo nulla ...
Avrei voglia di parlare, ma non so bene di cosa, così non dico nulla ...
Avrei voglia di chiamare, ma non so bene chi, così resto sola ...
Avrei voglia, tanta voglia, troppa voglia e mi fa così rabbia tutta questa voglia che resto con un'unica risposta. SILENZIO.

... Sono venuta al mondo senza istruzioni per l'uso, adesso formularle non è così semplice e a volte mi viene un gran nervoso, altre mi vien da ridere, altre ancora da piangere ... 'Sto lbretto è difficile e faticoso da scrivere e mi chiedo se alla fine servirà, riuscirò ad utilizzarlo davvero? O restarà semplicemente un piccolo manuale di istruzioni per l'uso? ...

venerdì 5 novembre 2010

Io e Lei

Lei: capelli perfetti, liscissimi, alla moda, a posto. Appena uscita dal parrucchiere
Io: capelli arruffati, ricci, demodè. Un cesto di insalata appena uscito dal fruttivendolo
Lei:  truccata, vestiti in tono, sexi, valigetta da medico, il tutto sempre alla moda.
Io: struccata con occhiaie, vestiti presi dall'armadio bendata, sexi? per chi ha il gusto dell'orrido, con la borsa raccattata, ovviamente demodè.
Lei: ventenne, fresca di laurea, naturalmente presuntuosa come solo le ventenni sanno essere, piena di fantasie che confonde con la realtà, convinta che il mondo sia suo.
Io: trentenne, presuntuosa e testarda come un vecchio mulo incattivito, piena di lividi raccolti dal duro asfalto della realtà e di fantasie catastrofiche, totalmente estranea al mondo.
Io e Lei, una di fronte all'altra, così diverse, agli antipodi.
Io e Lei... posso reggere, penso, ma il pensiero mi tormenta ... Non voglio essere come lei, perché semplicemente so di non esserlo e non ho più l'ostinazione di diventare ciò che non sono. Non perché non mi piaccia, anzi, ma non desidero più l'irrealtà.
Io e Lei, il suo posto è chiaro, evidente, e il mio? Il mio posto dov'è in un mondo che non m'appartiene, che non riesco a tenere?
Io chi sono? e Lei chi è?

mercoledì 3 novembre 2010

Ricordi di Bicicletta


I primi ricordi di bicicletta risalgono all'età dell'asilo, quando, al momento dell'uscita, spiaccicavo il viso contro il vetro per vedere se oltre il cancello c'era la bici del babbo, quella con i seggiolini (uno davanti e uno di dietro)... Boom! Che palpitazione quando la scorgevo, il ritorno a casa diventava un autentico viaggio d'emozione, era bello il mondo visto da lassù, il muoversi veloce, il suono del campanello...
La bici del babbo era la migliore delle carrozze, era la vita, era il babbo...
Poi mi ricordo della prima volta che sono andata senza “ruotine” … l'esatto momento in cui il babbo le ha tolte e poi sono partita … Mamma mia che incredibile sensazione di equilibrio ho provato!!! Che sottile piacere sulla schiena sentirsi così eretti e al tempo stesso perennemente a rischio di caduta.
Così inizialmente è stata un gioco, il mezzo con cui mi muovevo al Parco o andavo a mangiare il gelato (che regolarmente mi cadeva a terra perché pretendevo di guidare con il cono in mano, ma l'istinto di afferrare il manubrio sopraggiungeva all'improvviso e mi coglieva impreparata … e ogni volta restavo allibita dal fatto che il cono che tenevo in mano si rovesciasse a terra).
Con gli anni è diventata il mezzo di trasporto per eccellenza, mi sono avventurata nel traffico delle macchine e ne ho fatto uno strumento di libertà. Mai avuto un motorino, e devo dire nemmeno desiderato, avevo la mia Scassona e lei mi portava ovunque, a me e non solo, c'era anche il posto per un passeggero! Era lì nel cortile della scuola ogni giorno dell'anno, con qualsiasi condizione climatica, i nastri legati al manubrio trofei delle esperienze trascorse. Chiunque avesse avuto bisogno di spostarsi velocemente sapeva che nella sezione A c'erano le chiavi della Scassona. Era una certezza. Ovviamente non aveva faro e la notte mi divertivo a sfidare il buio andando per strade non illuminate … il trucco era tenere bene a mente il percorso tracciato dai fari delle macchine che passavano … l'incoscienza può dar piacere a volte! Oppure andavo in discesa libera, senza freni con le maglie aperte in modo da incassare più vento possibile, sentire il freddo penetrarmi nelle ossa in modo così tagliente da darmi la sensazione di essere trasparente. Le giornate di tristezza pesante me ne andavo in giro senza meta (usando una sua sorella con il cambio) per i boschi, per le strade dove capitava e intanto che andavo seminavo il malumore...
All'Università mi ha permesso di percorrere lunghe distanze in poco tempo, quanto ho pedalato e quanto ho sudato!!! Diciamo che non avevo quella che si può definire una mise perfetta!
Anche adesso mi accompagna in giro per la città e resta per me il mezzo d'eccellenza, ora finalmente affiancato dalla mia moto.

Compleanno

Ho trentatrè anni e questa è la prima volta che mi trovo a pensare "Oddio! Sto invecchiando..." piuttosto che "Evviva! Sto crescendo...". Dove sta andando la mia vita? Che succede? E' questo lo spartiacque? ci sarà ancora tempo per me? A che prò tutto il casino che ho imbastito fino ad oggi? La trama avrà un senso, o sarà un continuo fare e disfare? Come superare la paura? Come imparare ad avvicinarsi? Vorrei mollare tutto e ricominciare da capo, da un'altra parte, un altro lavoro (magari più leggero) e un'altra casa... Ma che non sia questo desiderio il frutto della paura di andare avanti? Di andare in profondità? Di conoscere? Riuscirò mai a conoscere? Me ne darò il tempo? Coglierò l'occasione? O cercherò esperienze effimere che si consumano in poco tempo lasciando solo la tranquillità di essere riusciti a controllare e prevedere tutto?
Mi guardo e mi vedo diversa, ma non so ancora chi sono, forse però so che cosa voglio anche se poi, quando arriva, mi terrorizza. Allora distruggo, testarda, finché ho fiato e forza... Ma qualcuno mi blocca, mi guarda dritto al cuore e parla chiaro, qualcuno dice parole dure con estrema tenerezza... Allora ricomincio, stanca, a costruire... fino al prossimo tornado... Con dentro lo struggimento per una realtà che non è come la vorrei, ma forse non per questo meno attraente...

lunedì 1 novembre 2010

Penelope

Penelope era famosa per la sua tela... la tesseva di giorno e la distruggeva di notte... così ogni volta doveva ricominciare tutto da capo, ma lei lo faceva perché aveva bisogno di fermare il tempo, io invece, a quanto pare, ho bisogno di crearmi problemi onde evitare il rischio di passare una giornata in serena leggerezza!!!
Mi metto al computer per preparare una domanda di concorso, prima di ricercare il curriculum ovviamente vedo bene di ripulire tutto il cestino in modo definitivo (in realtà volevo eliminare solo alcuni documenti, ma sono spariti tutti), poi vado a cercare il foglio incriminato e trovo solo dei moduli datati, totalmente inutili! Cerco ovunque, in tutte le cartelle, con la ricerca automatica, nulla! Realizzo che, tipico da me, dopo aver perso una giornata intera a rifare il curriculum l'ho buttato via e poi l'ho cancellato definitivamente!!!

 Devo però dire che c'è stato chi, amorevolmente, mi ha aiutata a ricostruire tutto nuovamente.
Sono un disastro nella vita e nelle relazioni amorose, ma le mie amicizie sono azzeccatissime!!!!

venerdì 29 ottobre 2010

Bilancio dopo un viaggio di una settimana

Il primo disastro è avvenuto in un bar, non uno qualsiasi, ma un bar israeliano dove, si sa, sarebbe bene che le donne mantenessero un certo contegno (al contrario degli uomini che mi sembra siano piuttosto sfacciati!). Estraggo il portafoglio dalla borsetta e mentre cerco i soldi il cameriere si china per raccogliere qualcosa, mi porge l'oggetto con aria perplessa e mi indica di riporlo in borsa. Lo guardo, in un primo momento senza capire, poi mi accorgo che sta dicendo che il preservativo che ha in mano è il mio ed è bene che lo rimetta in borsa! Penso di essere diventata fluorescente!!!
Per la cronaca, l'oggetto imputato non so da quanto era lì e l'unica cosa a cui è servito è stata fare la figura della facil donna occidentale. Bislacco!

Secondo disastro al Santo Sepolcro. C'è una bolgia infernale (ops!), decido comunque di mettermi in fila, adoro osservare la gente diversa da me, poi volevo vedere cos'era nascosto da tante impalcature... Si canta per far passare il tempo e la tensione, qualcuno litiga, dico: "Canta che ti passa!". Ma non passa, la tensione aumenta e con essa la stanchezza e il nervosismo... Arrivata in cima chiedo ad una guardia di farmi uscire per tornare indietro, quello mi guarda perplesso, mi dice che fra qualche istante ci faranno entrare... Entriamo, 1, 2, 3, 4... in un buco minuscolo, non ci si gira, la gente continua ad entrare, mi arrabbio, voglio uscire, è tutto bloccato, mi faccio spazio fra i corpi e ... Sbam! Sbatto la testa contro il muro... Mi scappa un'imprecazione degna d'arresto... prima che gli altri abbiano il tempo di capire l'accaduto sono già fuori. Salva dalle guardie, ma forse non dall'inferno!

Terzo, all'areoporto di Tel Aviv. Ancora in fila, nell'attesa del controllo bagagli, interrogano una donna del gruppo che dichiara che non siamo passati da Gerico (intendendo che non siamo passati nella zona Palestinese che è meglio non nominare). Rifletto, mi guardo con l'amica che mi è accanto e abbiamo lo stesso pensiero: il nostro zaino è pieno di oggetti e fogli che parlano di Palestina! Ridiamo con le lacrime agli occhi, strappiamo alcuni fogli, ma non sappiamo poi dove nasconderli...li spargiamo nelle tasche dei vestiti (che ci dovrebbero controllare successivamente)... Ridiamo ancora, nel panico, con gli sguardi degli altri puntati addosso.

martedì 19 ottobre 2010

Discontinuità perfette

A volte la vita regala momenti perfetti, perfetti, ma sono pur sempre momenti...si consumano e non tornano...e ti domandi allora il senso di tanta perfezione se poi svanisce in un puff...
Eppure ogni volta l'entusiasmo ritorna con la sua forza esplosiva...
Che sia questa la vita?
Ho sempre creduto nella perfezione della continuità, ma inizio a pensare che invece siamo fatti di perfette discontinuità...

In cucina

Torno a casa divelta, dodici ore di lavoro sulle spalle e due di auto...Ho una fame che inizierei a mangiarmi i vestiti... Ovviamente non ho nulla di pronto e il frigo mi è nemico...Sbuffo, metto sotto i denti la prima cosa masticabile che trovo, ho ancora con il giubbotto addosso (per avvantaggiarmi), prendo una padella e ci butto dentro quello che mi capita a tiro di commestibile (aimé previa cottura), poi vado a cambiarmi...Torno in cucina, il telefono tra l'orecchio e la spalla, alzo il coperchio della padella speranzosa di trovare il pastone pronto per la consumazione e vedo che il cibo è ancora inteccherito..."Arcistramaledettissima commestibilità, ma quando arrivi???" Tento la sorte e lo assaggio... Ma è freddo!!!!!...Lampo di genio, guardo il fornello e mi accorgo che non l'ho acceso!!!!!!

venerdì 15 ottobre 2010

Dal medico

Io: ... Dottore, ho forti dolori al torace...temo di essermi rotta qualche costola due settimane fa...
Lui :...Mmm... come è successo?
Io: Si è bloccata la ruota anteriore della bici e cadendo ho battuto nel manubrio
Lui: Faccia vedere...In effetti è gonfia...qui sembra che qualcosa si sia rotto e riattaccato...Ma non ha fatto raggi?
Io: no, ero stata al pronto soccorso pochi giorni prima, mi sono fratturata l'alluce destro...non volevo fare altri raggi...
Lui: Va bene, tanto comunque non si può far nulla...prenda antidolorifici, e soprattutto STIA ATTENTA!
...ma il dito come lo ha rotto?
Io: Per fare una spazzata in palestra
Lui: Ah...
Io: Posso nuotare?
Lui: Se ci riesce...
Io: Dottore, me lo fa un certificato di sana e robusta costituzione?
Lui: Solo perché con lei preferisco non litigare!

mercoledì 13 ottobre 2010

Viacard

... (continua dal 10 ottobre)...E invece no!!!!mi sembrava strano averla lasciata nella macchinetta...è un gesto che compio in automatico quello di riprenderla (anche perchè la sbarra del passaggio non si alza prima e poi c'è una voce che ti avverte, alla quale oltretutto ripsondo sempre "arrivederci!") e domenica non ero stata catturata da pensieri insistenti, per cui era impossibile che non mi fossi resa conto di ciò che facevo (cosa che succede invece quando resto assorbita nelle mie fantasie)...Così, intestardita, stamani sono riuscita a smontare la base del porta oggetti (dietro al quale mi ero accorta che c'era un buco) ed ecco che l'ho vista, lì, incastrata in un angolino!!!!!! che soddisfazione, mi sono quasi sentita un genio!!!!!!

lunedì 11 ottobre 2010

scuola media

Nel piazzale della scuola ci sono solo due pali, un enorme piazzale e solo due pali...io non posso resistere alla tentazione di prenderne uno in pieno viso: SBAM!
E da quel giorno sono diventata "La Ciechina".

Gita della terza, mi rompo il dito pollice! e la prof. di matematica si offre di farmi le trecce!!! MAI!

ricordi marini...

Qualche anno e poco più, si arriva al campeggio, io e la mia famiglia con carovana al seguito...Sembra un viaggio della speranza e son passate solamente tre ore...La macchina si è dovuta fermare una decina di volte, per chiedere informazioni (tra le imprecazioni del babbo) e per far "rimettere" la creatura (la sottoscritta)... Eppure ogni anno aspettavo "Il Viaggio" con trepidazione...Si andava verso il mare, era il mio mondo quello e tutti i giorni in cui non ero lì, erano i giorni che mancavano ad essere lì.
Arrivati al campeggio il primo passo era scegliere la piazzola: non al sole, non in basso (rischio allagamenti o cataclismi vari), non i alto (troppo esposta), non troppo vicina alle altre, non troppo isolata... Insomma, diciamo che avevo dei genitori fantasiosamente esigenti e che per trovare una piazzola bisognava attendere tutta una strana serie di coincidenze astrali (poi mi si chiede perché sono impaziente!). Trovata la sistemazione, la mossa successiva era affibbiarmi un braccialetto con tutte le coordinate necessarie alla riconsegna non appena mi fossi persa (cosa che succedeva regolarmente)...Così potevo vagare libera senza temere di non riuscire a tornare, ma...volevo tornare???
Adoravo vagare fra le tende, curiosare fra gli odori, parlare con gli stranieri una lingua incomprensibile (sparavo parole a caso tipo: uacciuagna, auisci, masciu...) convinta che capirsi non fosse poi così importante...Mi piaceva chiacchierare con chiunque mi capitasse a tiro...una volta il barista del campeggio mi regolò un gelato pur di liberarsi (gentilmente) della mia piccola, ma fastidiosa, presenza!!!
Un'altra volta mi sono dovuti venire a recuperare in mezzo al mare (con una specie di scialuppa rossa) perché, dicevano, "mi ero allontanata troppo" (ero a cavallo del mio super-materassino!)...e se fossi voluta scappare????Mica me l'hanno chiesto!!!!
Poi mi sono presa una supercongiuntivite a forza di stare sott'acqua ad occhi aperti!!!

Poi ricordo il rumore della zip del sacco a pelo...era così rassicurante...zip! e tutto il mondo era chiuso fuori!

distrazioni a colazione

Ovviamente la mattina come non rovesciare a terra il barattolo del caffé???per non parlare dei cereali che gravitano nel pavimento piuttosto che nella tazza...dei bicchieri che non si trovano perché sono dappertutto fuorché in cucina...e per fortuna che ancora riesco a trovare la bocca con il cucchiaio!!!!

domenica 10 ottobre 2010

e anche per oggi...

Stasera, prima di imboccare l'autostrada controllo tra il troiaio che ho in macchina dov'è la viacard e....NON LA TROVO!!!! eppure l'avevo usata ieri sera e sicuramente l'ho ributatta lì, in quel piccolo buchetto dove butto tutto ciò che è sottile...fruga, fruga, ma non c'è...70 euro di viacard perse!!!!dove???l'unica cosa che mi viene in mente è di non averla ritirata il giorno precedente...uff...

sabato 9 ottobre 2010

Non si è più liberi di godere della propria città, di scegliere come viversela, ti trovarsi un posto al sole...cosa stiamo diventando????

giovedì 7 ottobre 2010

La mattina, davanti allo specchio, non posso far altro che ridere...ci vuole senso dell'umorismo per apprezzare i miei capelli...non hanno un verso, stanno semplicemente arruffati tutti in cima alla testa...ogni volta penso che la messa in piega del cuscino è fra le più resistenti...da far invidia ai migliori parrucchieri e ai prodotti per capelli più resistenti...peccato abbia un senso estetico sui generis! Ma in fondo, chissenefrega!!!così faccio selezione naturale!!!

mercoledì 6 ottobre 2010

A volte si ricevono notizie che non si vorrebbero sentire...e il cuore sobbalza e ci si sente più soli...a volte succedono cose che non si vorrebbe succedessero e allora l'angoscia si fa strada...striscia e allarga buchi vuoti e colmi al tempo stesso di non senso...

La realtà può essere molto dura a volte, proprio come l'asfalto...impatto secco e doloroso...
Allo stato attuale il risultato dei miei disastri è così composto: alluce dx fratturato, costola sn incrinata (o qualcosa del genere che fa un male boia anche solo a respirare, ma non si dice rotta che non è bello!), escoriazioni varie sparse, cellulare che fa i c...i suoi, -210 euro nel conto per multa...il tutto in due giorni e poco più...non male!!! Da aggiungersi che solo qualche settimana fa ero atterrita da un duplice virus...Eppure non ho mai pensato di essere di salute cagionevole!!!Mah...
Quello che mi da più fastidio è che tutte le ammaccature riducono di molto la mia possibilità di movimento e di fare sport, e questa per me è un'autentica tortura che spesso mi mette in forte agitazione...se non mi muovo mi sento meno viva...è pur vero che talvolta dovrei imparare a rimandare...ma insomma non mettiamo troppi buoni propositi insieme!

Prima di iniziare....

Mi sento emozionata...ho pochi minuti prima di tornare al lavoro, ma dato che ho appena creato il mio diario non posso non scriverci subito...
Allora, diciamo che questa idea mi è sorta dentro durante i miei viaggi solitari...tengo un diario appostito per quelli, ma ad un certo punto ho sentito il desiderio di condividere i miei pensieri...di arricchirli con i pensieri degli altri...Ma il desiderio è rimato tale...Poi, pochi giorni fa un amico mi ha suggerito di aprire un blog dove raccontare le mie avventure disastrose (che chi mi vuole bene segue con affetto ed apprensione). Che dire, detto fatto, ho colto la proposta al volo dato che pescava un mio desiderio prezioso...Oltretutto ultimamente mi capita spesso di ripensare alla mia vita, rivisitare la mia storia, è incredibile quanto possa cambiare il passato!!!!Già, se non lo sapevate il passato cambia, eccome!!!!A volte lo dimentico, a volte l'oggi mi sembra nuovo...ma poi se mi fermo un momento mi accorgo che non tutto è nuovo, soprattutto i miei diastri, mi hanno accompagnata fin da bambina...Così, pensa e ripensa, m'è venuto voglia di un luogo dove mettere i miei pensieri di oggi e i miei ricordi di ieri...insomma un luogo dove ricostruirmi...ma anche un luogo dove altri possano dire la loro, possano riconoscersi nella mia storia o darmi un altro punto di vista...d'altronde abbiamo bisogno degli altri per vivere!!!
E' altamente probabile che questo diario risulti un continuo andare avanti e indietro poco logico, frutto di fluttuazioni del pensiero, ringrazio chiunque avrà pazienza e desiderio di leggermi...